Anno zero 2.0

Confido nel 2020 diciamo che per la prima volta sento che un anno e’ il mio anno e sapete che vi dico? E veramente una bella sensazione e io me la vivo fino in fondo!

Tra poco e’ un altro giorno e sono certa che anche questo portera’ novita’. Ma sì perché bisogna anche essere propositivi.

Ma passiamo oltre.

Ci sono momenti assurdi in cui i diritti riservati a fumatori disponibilità di un vs gentile……scusate giocavo con Google.

Torniamo seri almeno in parte perché proprio seria non riesco ad esserlo…almeno quasi mai.

Ieri ho scritto alla Franca un semplice saluto ma per quelle come noi e veramente tanto. Mi ha risposto mi ha reso felice basta molto poco certe volte.

Ci manca la Stella (anche se di lei non abbiamo mai parlato) ma è comunque sempre con noi forse più di prima.

Aspettando Adrian

Giovedi. Aspettando ‘Adrian’ ormai ci sto dentro devo vedere come va a finire.

I giorni passano e anche velocemente alla mia eta’ ! Eh si perche’ e ‘ sempre una questione di eta’. Tornerei indietro? Naaaa ci ho messo cosi tanto ad arrivare fino a qui e mettiamoci pure che non sono andata poi cosi lontano. Ma va bene perche ce chi non si e proprio mai mosso!

Ci sono poi le prospettive, le interpretazioni emotive e razionali, i quesiti che ne scaturiscono da tali argomentazioni ed una serie infinite di cose che non finirebbe piu esattamente come la lunghezza della pubblicita’ mentre aspetti l inizio di Adrian!!!

Perche’

Sto aspettando la pioggia. Ma per ora ce il sole, ogni tanto qualche nuvola copre i suoi raggi. Il sole non demorde sembra cercare di espandere ancora di piu i suoi raggi. Comunque gli scenziati del tempo hanno detto che piovera’ percio’ io aspetto.

Vorrei avere…cosa cosa e che non ho ora che tanto desidero? Che qualcuno dia una risposta a questa domanda. E che questa risposta non sia di domandarlo a me stessa per carita’potrei infuriarmi. Vi pare che non ho guardato, cercato, sclerato gia mille volte in questi anni? Mettiamola cosi si accettano suggerimenti. 

Nel frattempo la mia testolina si riempie di una quantita’ indefinita di perche’. Brrr speriamo che la pioggia arrivi presto, 

Il molteplici interrogativi mi portano ad essere asociale. Ma l’asocialita’ non puo essere benessere. 

Ma se e’ questo il prezzo da pagare spero questa volta di saldare il conto.

All work and no play makes Jack a dull boy ✒

Martedi ore 7.34

Chica guarda fuori la finestra ce un bel sole.

Oggi e’ martedi 17 settembre. 

Il mattino ha l’oro in bocca. E luce fu.

Grazie per l’ascolto.

Amen. Alleluja.
                                                                                                 (Sto per tornare alla pubblicita’ state attenti😆)

Ritmo

Tutto e’ scandito da un ritmo. Un tam tam che gira intorno ai fianchi della nostra vita. 

Balliamo allora in questa notte stellata. Dove per respirare un po’ di tranquillita’si gioca a carte col destino. 

Ho dato uno stop ai social(e). Si l’ho dichiarato e lo sto mantenendo, si ho bisogno del mio tempo. Di quel tempo per pensare, di quel momento per capire.

Ho avuto giorni amari. E ho dormito, caspita quanto ho dormito. Ho sognato? Anche, ma se ora dovessi raccontare non credo che riuscirei a rischiarare le nubi che assottigliano il sogno.

Siamo da poco entrati nel sabato. Mi piace il sabato. 

(Cala un velo di tristezza)

Parlavo di amarezza. Di quell’amaro che ti senti in gola, dell’amarezza che soffoca l’attimo d’intesa. Eppure sono qui. Siamo qui amaro o non amaro, sete o non sete. La notte silenziosa mi culla nel suo ventre.

Si io sono qui che ascolto il ritmo battente del mio cuore.

Avrei voluto chiamarmi Silente

Avrei voluto avere un altro nome. Magari Silente e forse avrei evitato di rompere le palle all universo intero. Ma per me in maniera arcana e’ stato riservato un appellativo di enorme responsabilita’. Verusca colei che dice il vero (che poi va a capire cosa e’ la verita’). Tutto questo preambolo per dire cosa? Per dire cio che penso che poi alla fine e la croce che mi porta alla solitudine, ma fa niente.

Ce il rammarico di averti conosciuto in uno dei miei tanti momenti d’ombra e di averti sfiorati senza aver la forza di mostrare chi o cosa io sia realmente, ma cosi non e’ potuto essere e me lo faccio andare bene.

Ma anche io vivo di percezioni o sensazioni o chiamale come ti pare e non mi serve la sfera di cristallo per capire che sostanzialmente il mio contatto nei tuoi confronti non e gradito o comunque non ce interesse nel continuare una conoscenza. Le motivazioni possono essere molteplici, ma ormai e’ inutile cercare di capire. 

Sarebbe stato forse piu’ digeribile per me sentirmelo dire direttamente, ma cosi sono fatta io non tu. Tu sei di ferro.

Ho cercato il modo di archiviare questa chat forse un giorno avrei potuto usarla per scrivere qualcosa degno di attenzione, ma non trovo il modo. Percio posso solo cancellare, ma fa niente pure questo me lo faro’ andare bene.

Forse ci incontreremo ancora in questo mondo o aldila del ponte e spero che in quel momento potrai vedere la luce che ce in me.

Una luce che ti avrebbe illuminato e probabilmente l hai appena intravista in un venerdi notte un po sballato.

Che i tuoi progetti prendano vita sempre di piu e la tua vita sia sempre ricca di luce vera e non riflessa.

Ti saluto.

Solo una cortesia se proprio ti senti di scrivere qualcosa che sia un qualcosa di veramente sentito e non un altra frase preconfezionata a quelle preferisco il silenzio.

Io servo, tu servi, egli serve… esperimento fallito.

Cosa significa veramente servire ancora non lo sono riuscita a capire.

Oggi e’ lunedi, la mia mente e’ alquanto confusa, ma faccio finta di niente o almeno ci provo. Dubito comunque di riuscirci.

Ho letto da qualche parte che ascoltare le persone lamentarsi accorcia la vita (o qualcosa del genere). Sara’ forse per questo che sento i miei giorni diminuire velocemente? Per anni ho ascoltato incessantemente i lamentii di mia madre, di mio fratello, della famiglia, degli estranei, degli amici e dell’universo intero. 

Non molto tempo fa una persona, col suo marcato accento sardo, mi ha detto “tu non ti lamenti mai” ed io ho fatto spallucce come a dire ‘tanto che cambia?’. Nel tempo questa affermazione continuava a rimbombarmi nel cervello tant’e’ che mi son detta ‘quasi quasi ci provo anche io’. Bhe amici miei mai tentativo fu piu’ deludente. E forse anche dolorante. Perche si avevo creduto, forse per alcuni attimi, di poter far parte anche io della schiera dei lamentosi. Il problema e’ stato il mio pensare che tutti fossero come me. Ascoltatrice silenziosa, sempre pronta a dare qualche consiglio dove richiesto e cercando di fare del mio meglio per non giudicare facilmente. Ma per me non e’ stato cosi son caduti su di me giudizi universali. Nessun consiglio disinteressato. Nessuna mano pronta a portarmi via dall’ ombra che mi avvolge. Insomma esperimento fallito.

E allora torno nel mio silenzio fatto di sorrisi appena accennati con accompagnata la solita risposta

Va tutto bene

Non ho molta dimestichezza con il mondo e i mondaroli che lo abitano. Non e’ colpa mia. Non e’ colpa loro. E’ semplicemente la mia vita che va come deve andare.

Il silenzio e’ d’oro, ma a me l ‘oro non piace molto. Sento la mancanza dell’argento della parola. Ma fa niente perche alla fine va sempre tutto bene.

Grazie per l ascolto.

Amen. Alleluja

Signora delle ore scure

E’ da qui che sono partita. 

Nell ombra t incontrai e nel donarti una parte di me il gioco della vita varcai. 

L’ira invade e ti scuote, tormenta il vento che uragano diventa. E allora giu’ a vomitare parole. Dove parole non vi sono piu.

Rimangono le immagini, quelle restano. Cicatrici nella mente, segreti rivelati al cantar del gallo.

Ora piu che mai io musa diventai .

E nella speranza che tutto consola 

nell’alba di una mattina nuova la porta potrai aprire con la chiave che donai al mio sire👑

Signora Delle Ore Scure

https://youtu.be/uRcIxxQYN_E